Tra aprile e luglio è stato applicato un rivestimento per pavimenti in poliurea, tecnicamente impegnativo, su un'area di 2.700 m² in un edificio multipiano di Berna. Quello che dall'esterno sembra un lavoro di routine, nella sua esecuzione è stato tutt'altro che ordinario, soprattutto grazie alle speciali tute protettive e all'equipaggiamento che ricordano una missione spaziale. Ma invece dell'assenza di gravità, l'attenzione si è concentrata sulla precisione, sulla competenza dei materiali e sulle condizioni ambientali.
Il processo in sintesi
1. preparazione e trattamento della superficie
In primo luogo, tutte le superfici che non dovevano essere rivestite sono state accuratamente mascherate. È seguita la granigliatura, un metodo efficace per pulire e irruvidire meccanicamente il calcestruzzo. I residui sono stati poi accuratamente rimossi.
2. lavori di rettifica e formazione di pendenze
I cordoli dei muri sono stati levigati per creare transizioni pulite. Le contropendenze sono state modellate intorno ai pilastri e lungo le pareti in calcestruzzo con malta epossidica, importante per il successivo drenaggio. Anche l'intera superficie del pavimento è stata livellata con malta epossidica.
3. dispersione di primer e sabbia di quarzo
Dopo la pulizia, è stata applicata una mano di fondo di Sikafloor 151 o una mano di graffiatura. In entrambi i casi, la superficie è stata poi trattata generosamente con Sabbia di quarzo (0,7-1,2 mm) per creare una superficie antiscivolo. Dopo l'indurimento, la sabbia in eccesso è stata rimossa.
Applicazione della poliurea - il fulcro del progettos
L'applicazione del sistema di poliurea Sika 8800 è stata la fase centrale del lavoro.
+ Primo strato: Almeno 2 mm, in alcuni punti fino a 4 mm di spessore
+ Secondo strato: circa 1 mm, cosparso di corindone normale (0,6-0,85 mm) in eccesso
Questo sistema a due strati garantisce una superficie resistente, impermeabile e meccanicamente resiliente. Dopo l'indurimento, la graniglia in eccesso è stata nuovamente aspirata.
Finalizzazione e sigillatura
Come strato finale, è stato applicato un sigillante con Sikafloor 390 nel colore RAL 7032 (grigio ghiaia). Questo non solo protegge il rivestimento, ma conferisce al pavimento un aspetto pulito e professionale.
Requisiti tecnici e sfide
Un fattore critico di successo in questo progetto è stato il costante monitoraggio delle condizioni ambientali:
+ temperatura
+ umidità
+ punto di rugiada
Per tutto il periodo di costruzione, questi valori dovevano rimanere entro i limiti di tolleranza, per non compromettere la qualità del rivestimento. Occasionalmente si sono verificati problemi tecnici, ma sono stati risolti rapidamente - il team era preparato di conseguenza.
Perché la poliurea?
L'uso della poliurea come sistema di rivestimento presenta evidenti vantaggi, soprattutto nelle aree soggette a forte usura, come in questo edificio. La poliurea indurisce in pochi secondi, è priva di giunzioni e permanentemente elastica. Offre una protezione affidabile contro l'umidità, gli agenti chimici, l'abrasione e le sollecitazioni meccaniche. La combinazione di velocità, resistenza e durata la rende la soluzione ideale per le superfici che devono essere non solo funzionali, ma anche permanentemente impermeabili e facili da pulire.
La poliurea offre un valore aggiunto decisivo, soprattutto per le infrastrutture multipiano ad uso tecnico: una superficie sigillata che rimane stabile anche in caso di uso intensivo, senza crepe, delaminazioni o danni da umidità.
Come in una missione spaziale ben pianificata, ogni dettaglio era importante: processi precisi, condizioni controllate e un team ben coordinato. Il risultato - 2.700 m² di pavimentazione per impieghi gravosi - è sinonimo di qualità tecnica e pulizia di esecuzione. Missione compiuta.